Perché e come avviene un rapimento?






Il rapimento è uno degli eventi criminali più traumatici che possano accadere a chi viaggia (e non solo). Ed è molto più diffuso di quanto si pensi.

Può assumere varie forme, differenti per obiettivo, modalità, gravità e conclusione. A partire dal 2016 i primi cinque paesi per sequestro di cittadini stranieri erano il Messico, lo Yemen, la Libia, la Nigeria e le Filippine. Ma altri Paesi presentano rischi elevatissimi.
Un dato sorprendente è quello relativo alla durative media della prigionia: Siria, Mali e Corea del Nord hanno un tempo medio che si aggira sui 500 giorni. Nel caso di rapimento di operatori in missione di lavoro all'estero, i più colpiti appartengono al settore delle costruzioni, minerario e oil&gas, e gli operatori umanitari delle ONG.
Sempre in tema di statistiche, Havocscope ha stimato che nel 2010 l'ammontare annuo dei riscatti fosse pari a un miliardo e mezzo di dollari, con una previsione di incremento nel 2012 a due miliardi (50 milioni di dollari all'anno solamente in Messico). E doveva ancora esplodere il business dei rapimenti di DAESH per finanziare la costruzione del Califfato islamico!

Quello perpetrato ai danni di uomini d'affari, turisti o locali di medio livello economico è la forma più comune di rapimento. Gli obiettivi sono considerati in grado di pagare un riscatto, ma al tempo stesso non hanno investito risorse importanti per adottare idonee precauzioni di sicurezza. Questa forma di rapimento può essere realizzato in molte parti del mondo con una preparazione minima e un rischio relativamente basso di fallimento. L'obiettivo dei rapitori è un guadagno rapido e facile.
Alla categoria dei rapimenti comuni si comincia ad affiancare un fenomeno che usa il deep web per mettere letteralmente in vendita gli ostaggi.
Un rapimento che ha attirato l'attenzione dei media nell'estate 2017 è stato quello della giovanissima modella britannica Chloe Ayling: la ragazza, scesa a Milano per un servizio fotografico rivelatosi poi un pretesto, è stata sequestrata fra l'11 e il 17 luglio con minaccia di essere venduta come schiava del sesso sul deep web se non fosse stato pagato un riscatto di 230.000 sterline. La storia si è conclusa con il suo rilascio, ma fa comunque riflettere per la tecnica usata. E per il fatto che probabilmente nel mondo questo mercato di ostaggi possa essere piuttosto diffuso.

Diverso il caso in cui l'obiettivo abbia un valore di riscatto elevato.
Si tratta di persone per le quali le organizzazioni di appartenenza (imprese o anche Stati) siano motivati a pagare riscatti anche di grande entità. In questi casi, di solito, l'organizzazione è lunga e complessa gestita da rapitori esperti: devono essere raccolte informazioni sulle effettiva possibilità di ottenere un riscatto elevato, su quali siano gli obiettivi e motivazioni di pressione, sulla vittima, sulle sue abitudini, sulle procedure di sicurezza che questa adotta, sulle vulnerabilità... Spesso di tratta di un rapimento a lungo termine, con l'esigenza di tenere prigioniero l'ostaggio, e di condurre negoziati. Negli ultimi anni questo tipo di rapimento è sempre più complesso, data l'adozione da parte delle potenziali vittime di idonee misure di sicurezza, in favore di rapimenti di tipo più semplice, con guadagni minori, ma più facili da ottenere.

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Fonte: The Cavell Group


Un altro tipo di rapimento, drammaticamente frequente negli ultimi anni, ma con rilevanti episodi anche in passato, è quello compiuto da organizzazioni terroristiche o politiche, sia a scopo di autofinanziamento che per ottenere la liberazione di prigionieri "politici" che a scopo di propaganda a dimostrazione della propria efficienza operativa. Spesso questo rapimento comincia ad opera di bande criminali comuni, che poi cedono l'ostaggio ai terroristi. In molti casi, stante la resistenza ufficiale da parte dei governi a trattare con i terroristi sia per richieste economiche che per liberazione di detenuti, il rapimento si conclude con l'uccisione dell'ostaggio, uccisione a cui veniva data grande rilevanza mediatica fino alla decisione di cercare di limitare i relativi contenuti pubblicati sul web.

La pratica del tiger kidnapping inizia in Irlanda negli anni '70, ad opera dell'Irish Republican Army, che sequestrava persone per costringerne altre a piazzare autobombe. Il primo rapimento di questo genere è registrato nel 1972, ma il termine (non legale, ma normalmente usato dalle forze dell'ordine) fu coniato negli anni '80 per poi diventare comune nel decennio successivo. Il tiger kidnapping, favorito in Irlanda da una società chiusa, in cui i criminali riescono a seguire da vicino i loro obiettivi è arrivato ad essere un fenomeno frequentissimo (nel 2009, una alla settimana) e fondamentale per il finanziamento dell'IRA. Esempi famosi sono state le rapine alla Northern Bank (20 dicembre 2004 la banda ha rapinato 26,5 milioni in sterline: la più grande rapina in banca nella storia britannica, i cui colpevoli non sono mai stati arrestati) e alla Bank of Ireland nel 2009 (27 febbraio 2009, è stata la più grande rapina in banca nella storia della Repubblica d'Irlanda, con un bottino di 9 milioni di dollari).
Il 2 dicembre 2015 ad Artane (Irlanda) moglie e figlia di un dipendente di una società di trasporto valori furono sequestrate per costringere l'uomo a compiere una rapina all'aeroporto di Dublino.

L'express kidnapping è una forma di rapimento a brevissimo termine, nel quale una persona viene presa in ostaggio, rapinata dei valori che porta con sé, e trattenuta fino a quando non abbia prelevato da sportelli bancomat tutto il contante possibile dalle proprie carte di credito. Data la sua estrema facilità di realizzazione, questo crimine si sta diffondendo sempre di più, espandendosi dalle città messicane in cui ha avuto origine. A dispetto della sua facilità, spesso si tratta di una forma di rapimento particolarmente violenta. Questo tipo di rapimento può protrarsi nel tempo per superare i limiti giornalieri di prelievo di contante agli sportelli automatici, oppure - nel caso in cui i rapitori si rendano conto di avere preso in ostaggio una persona particolarmente dotata di mezzi economici, trasformarsi in rapimento comune. In tal caso il rischio di uccisione è elevatissimo, perché la vittima si trova nelle mani di criminali comuni e inesperti incapaci di gestire la situazione.
Tipico e drammatico caso di express kidnapping, avvenuto non in America Latina, ma a Londra, è quello di cui è stato vittima un uomo che stava rientrando a casa a piedi di notte .

Un rapimento virtuale è in realtà una truffa, dal momento in cui non vi è in realtà nessun ostaggio. I perpetratori attendono (o provocano) una situazione in cui la vittima non sia in grado di comunicare in tempo reale con nessuno tramite telefono, messaggio ecc. Quindi contattano la famiglia o l'organizzazione di appartenenza della vittima, sostenendo di averlo rapito e chiedendo un riscatto immediato. Di solito si tratta di riscatti non rilevanti, in quanto di solito non può essere sostenuto a lungo, che però colpiscono vittime benestanti in grado di raccogliere velocemente il denaro richiesto.
I truffatori devono comunque avere assunto informazioni precise sull'identità della vittima e sui suoi contatti per sapere chi chiamare per il riscatto, e sui suoi movimenti, per sapere quando sarà in un luogo irraggiungibile. Quindi, evidentemente, la vittima stessa non si sarà comportata in modo discreto e prudente. Finora, i rapimenti virtuali sono più comuni in America Latina, in particolare in Argentina, Brasile, Colombia e Messico, ma si stanno diffondendo sempre più velocemente negli Stati Uniti.
Un esempio di questa truffa è avvenuto all'inizio del 2017, quando la nota produttrice televisiva Kerri Zane ha ricevuto una terrificante telefonata. Per una ventina di minuti potè sentire la voce di un bambino che urlava "mamma aiutami" e di un uomo che sempre più aggressivamente le diceva che suo figlio era nelle mani della mafia messicana e che per rilasciarlo dovesse pagare immediatamente una ingente somma di denaro, altrimenti lo avrebbero ucciso. Conclusa la telefonata, la donna chiamò i figlie dato che uno di essi non rispondeva, avvisò la polizia, che però indicò subito le caratteristiche di una truffa. Infatti poco dopo l'altro figlio fu rintracciato al telefono. La stessa produttrice, in diverse interviste che ha rilasciato dopo il fatto, sottolinea come i falsi rapitori dovessero avere a disposizione dati personali, quali il numero di telefono, l'indirizzo, il nome del figlio, e come questi dati siano così facilmente reperibili sui social, esponendo chiunque a rischi gravissimi.

Nella loro essenza, i rapimenti si verificano perché forniscono un mezzo efficace per i criminali per ottenere esattamente quello che vogliono. Di conseguenza, è fondamentale comprendere i potenziali rischi di rapimento proprio e della propria famiglia e implementare misure efficaci per mitigare questi rischi. I criminali impegnano molto tempo e risorse per scegliere la vittima, studiare le sue abitudini e preparare un piano di azione: l'adozione di un basso profilo, comunicazione riservata e discreta e adozione di comportamenti adeguati e non facilmente prevedibili possono contenere efficacemente il problema.

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United States Department of State/OSAC, Kidnapping: The Basics

Scott Bernstein, The global kidnapping epidemic
Scott Bernstein, Kidnapping menace. Top 10 countries

Global Kidnap for Ransom Report gen18/apr19 il più completo report sui rapimenti aggiornato bimestralmente da Constellis
ThreatRate, Global K&R 2018/19 - Trends and insights Report

Aggiornamento: Gli italiani rapiti nel mondo - Agosto 2019



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