Sicuri in hotel. Turismo, business travel e destinazioni internazionali a rischio.






Gli alberghi sono per definizione luoghi in cui le persone arrivano e partono continuamente. E mentre si fermano hanno quasi sempre denaro e oggetti di valore con sé. Se poi, invece che di turisti, si tratta di viaggiatori d'affari, è probabile che abbiano con sé anche documenti interessanti per imprese e paesi concorrenti.
Questo è il primo problema: se la sorveglianza non è attenta, è probabile che criminali di vario tipo si mescolino all'andirivieni degli ospiti per compiere furti, rapine e aggressioni personali. Oppure può succedere che personale dipendente non affidabile approfitti dell'accesso alle camere dei clienti per sottrarre valori.
Le direzioni degli alberghi entrano in possesso di molti dati sensibili dei propri clienti: informazioni relative all'identità, dati dei documenti personali, estremi delle carte di credito, ecc. che costituiscono un interessante bottino per criminali informatici. A questo si aggiunga che spesso le grandi catene internazionali di hotel raccolgono altre informazioni sulle preferenze degli ospiti per meglio orientare le offerte commerciali: anche questi dati sono estremamente interessanti per cybercriminali che cercano di accedere a grandi quantità di dati sensibili tutte insieme.
Truffe sulle carte di credito sono semplici: basta chiamare la camera di un cliente facendosi passare per la direzione dell'hotel e chiedere gentilmente il numero di carta di credito che si è stranamente perso.
Non esistono molte statistiche ufficiali sulla sicurezza in hotel: uno studio di Farina and Associates, Ltd., che si occupa di consulenza sulla sicurezza alberghiera, ha stimato che un hotel di grandi dimensioni è interessato almeno da un crimine al giorno.

Si comprende subito come sia importante scegliere una struttura alberghiera che - in base alle proprie esigenze di viaggio e alla località in cui ci si trova - diano garanzie di affidabilità e sicurezza.
Sostanzialmente un soggiorno in hotel senza spiacevoli sorprese dipende da tre fattori:
1) la scelta della struttura in base all'ambiente circostante: è importantissimo evitare le zone della città note per l'alto tasso di criminalità.: farsi tentare dall'economicità, dal classico atteggiamento fatalista (a me non succede) o peggio ancora dallo spirito di avventura può comportare un prezzo altissimo. E non solo in termini di denaro. In queste aree gli hotel sono veri e propri supermercati del crimine.
2) la sicurezza interna dell'albergo: controllo degli accessi, sistemi antincendio adeguati, videosorveglianza, addestramento del personale in materia di sicurezza.
3) il nostro comportamento, che deve essere orientato a prevenire furti e aggressioni e a rispondere in maniera adeguata alle emergenze.
Fra la pensione in riviera e l'hotel a Lagos esiste indubbiamente una enorme gradazione di esigenze e risposte, ma scelte e comportamenti dovranno essere sempre adeguati al caso.

Esiste infine un altro ordine di problemi. All'estero i rischi si estendono - nel caso di viaggi di lavoro - allo spionaggio industriale e al rapimento. Nelle aree critiche, gli hotel frequentati da europei e americani possono essere bersaglio di azioni terroristiche
Se si deve viaggiare - ad esempio per lavoro - in una destinazione ad alto rischio di terrorismo occorre scegliere una location che assicuri standard di sicurezza internazionali e possibilmente siano certificate in questo senso.


Come fare, quindi, per rendere più sicuro e tranquillo possibile il tuo soggiorno in hotel?
Ho raccolto qui una serie di indicazioni valide sia per la vacanza nelle classiche strutture turistiche che suggerimenti utili a viaggiatori "business" in aree critiche. Tu conosci le caratteristiche del tuo viaggio (ti sei informato adeguatamente vero?) e quindi dovresti essere in grado di capire il livello di rischio a cui sei esposto (eventualmente consultaci o partecipa a uno dei nostri corsi).

Cominciamo dalla scelta della location.

Se ti stai affidando a un tour operator, ci sono criteri di affidabilità da seguire (ne parleremo presto in uno specifico articolo).
Se sei un travel manager, nel momento in cui scegli un hotel per il personale della tua azienda devi necessariamente tenere conto non solo di aspetti economici o logistici, ma anche e soprattutto dell'obbligo di protezione della sua sicurezza, o Duty of Care

Se sei un turista-fai-da-te occorre tu segua criteri precisi di scelta: selezionando la struttura sul web, controlla le recensioni. Le immagini dei siti degli hotel spesso raccontano ambienti molto differenti dalla realtà. Questo non accade nelle grandi strutture di lusso o nelle catene alberghiere internazionali, dove gli standard sono piuttosto elevati. Ma quando si tratta di hotel turistici, meglio verificare le recensioni dei clienti, scartando sia quelle totalmente negative (potrebbero essere state postate dalla concorrenza) che quelle completamente positive (per l'ovvio motivo opposto). Questo vale in Italia come all'estero.
Verifica anche le tariffe non solo per il pernottamento ma per tutti gli extra, per non trovare brutte sorprese al momento di pagare il conto.

Se devi viaggiare per lavoro in una destinazione ad alto rischio è necessario tu scelga una location che assicuri standard di sicurezza internazionali. Il tuo tour operator di fiducia, il travel manager della tua azienda, o comunque sedi consolari italiane nel paese di destinazione dovrebbero essere in grad di fornirti le indicazioni necessarie. Controllo costante degli accessi, reception funzionante 24 ore su 24, videosorveglianza, metal detector, sistemi early detection per gli incendi, addestramento del personale in materia di sicurezza e risposta alle emergenze sono fra i requisiti da esigere.
Sia che viaggi con la tua auto che con una macchina a noleggio, scegli un hotel che offra servizio di parcheggio. I parcheggi, specialmente di notte, sono teatro ideale per aggressioni e rapine: meglio quindi avere la possibilità di lasciare direttamente l'auto nel garage dell'albergo.

Al momento della prenotazione, se ti trovi in una grande struttura alberghiera, indica la collocazione della camera. La scelta dovrebbe ricadere su un piano fra il secondo e il quarto: il piano terra è troppo facile da raggiungere da parte di chi abbia cattive intenzioni. I piani sopra il secondo, negli hotel di livello internazionale, dovrebbero richiedere una chiave magnetica di sicurezza di accesso al piano.
In caso di attacco terroristico (gli eventi degli ultimi anni obbligano a tenere presente questa evenienza anche nelle grandi città europee) il piano alto protegge da una esplosione in strada, mentre in caso di incendio, la maggior parte delle scale dei camion dei pompieri può raggiungere il secondo, il terzo e persino il quarto piano.
Non stare mai all'ultimo piano. Sempre nello scenario peggiore, quello di un attacco, trovarsi all'ultimo piano non da possibilità di cercare scampo salendo: una via di fuga e il tempo, in questi casi, salvano la vita.
Le camere dell'hotel che si trovano lontano dalla hall, dai ristoranti, dalle spa e da altre aree pubbliche sono molto più sicure.

Dunque, hai prenotato online (presentarsi direttamente alla reception di un hotel non è mai una buona idea!): questo ti permette di effettuare il check-in in modo veloce e discreto. Dovresti evitare infatti di fornire informazioni personali in modo che possano essere udite da persone estranee: chi sei, per quanto tempo ti fermi, il numero della stanza... Un modo facile per proteggere la tua privacy è quello di consegnare copia della prenotazione, fotocopia del passaporto e della carta di credito e un foglio con il tuo nome e recapito telefonico: un concierge attento dovrebbe capire al volo che sei attento alla tua sicurezza ed esigi discrezione. Queste accortezze sono particolarmente importanti se viaggi per lavoro o se sei una donna che viaggia sola.
Intanto che effettui il check-in evita di perdere di vista i bagagli: tienili davanti a te, non alle tue spalle.

Terminata la registrazione, mentre vai alla tua stanza, controlla di non essere seguito. Se in ascensore o in corridoio hai la sensazione che qualcuno ti stia tenendo d'occhio, torna in reception con un pretesto: fingi di avere dimenticato qualcosa. Fidati sempre delle tue sensazioni: non si tratta di paranoie, ma di imparare modi di comportarsi che dovrebbero diventare naturali e farci stare tranquilli. Ripeto: tutto è commisurato alla situazione/destinazione/motivo in cui ti trovi, ma qui cerco di darti indicazioni più complete possibile.

Nel momento in cui prendi possesso della stanza, fai una serie di verifiche, rifiutando l'alloggio se presenta problemi.
In che condizioni sono porte e finestre? hanno un aspetto solido e le serrature sono funzionanti? Le finestre sono facilmente accessibili da terrazzi e ambienti esterni? Sono dotate di tende, a protezione della privacy? Quale è lo stato di pulizia della camera, dei servizi igienici e della biancheria? Gli arredi e gli accessori sono integri o ci sono danni che potrebbero essere addebitati all'uscita? Una certa attenzione deve essere prestata alla possibilità che ci siano telecamere nascoste
Una volta sistemato in camera, controlla le aree circostanti: verifica dove sono scale antincendio e le uscite di sicurezza, dove portano e se possono essere un facile modo per entrare di nascosto in hotel e raggiungere la tua stanza. Verifica anche la presenza o meno di illuminazione di emergenza.
Le camere comunicanti sono l'ideale per famiglie numerose che desiderano trascorrere una vacanza insieme, o per gruppi di amici o colleghi, altrimenti sono da evitare (la porta interna potrebbe consentire l'accesso di qualcuno che voglia eludere la video sorveglianza del corridoio, per esempio).

Altrove in questo sito, il nostro esperto di sicurezza informatica ti racconterà parecchie cose interessanti riguardo alla cybersec in viaggio, ma qui voglio linkarti un articolo pubblicato sul blog di Kaspersky in cui si parla di telecamere nascoste e specchi bidirezionali: un problema più frequente di quanto si pensi sia nelle location per turisti che in quelle frequentate da business traveller.

Ora parliamo di quello che abbiamo già definito uno dei maggiori problemi di sicurezza in hotel: i furti.

Secondo la maggior parte degli esperti di travel security, se una camera d'albergo viene visitata dai ladri, la cassetta di sicurezza è la prima cosa che viene presa di mira. Da qui l'indicazione categorica di non usare mai la cassaforte individuale, ma di affidare i valori alla direzione dell'hotel.
D'altra parte, la cassaforte della stanza - sempre che sia ancorata al muro e non facilmente asportabile dall'armadio - rappresenta un minimo di deterrente per chi voglia rubare qualche cosa in camera. Rispetto al lasciare i soldi e passaporto sotto il materasso (non farlo MAI) o in improbabili quanto scontati nascondigli, richiede comunque un minimo di tempo e di capacità per l'apertura (spesso molto poche). Si può aumentare la sua sicurezza con un dispositivo Milockie. Come anche assicurare la chiusura dei bagagli (non borsoni con la zip, ma valigie solide contenuti attrezzature fotografiche, computer, ecc.) con un cavo di acciaio e un buon lucchetto, consapevoli però del fatto che questi tipi di chiusure sono facilmente apribili con strumenti rintracciabili in qualsiasi ferramenta. Questi accorgimenti hanno una sola funzione: deviare il ladro su un obiettivo più facile, in un'altra stanza: cinico, ma vero.

Qui occorre aprire una breve parentesi sul contenuto di smartphone e computer: in molti paesi (islamici integralisti) i contenuti dei device possono essere controllati dalla polizia (in aeroporto, ma anche in hotel) a caccia di documenti compromettenti ma anche di immagini o video pornografici: questo può creare problemi molto gravi al proprietario. Prima di viaggiare in certi paesi occorre ripulire accuratamente il proprio terminale (meglio viaggiare con uno diverso). Affronteremo meglio l'argomento altrove, ma intanto è importante che ti renda conto dell'importanza di non lasciare dati personali o di lavoro accessibili su smartphone o computer.

Tornando a furti e cassaforti, queste vengono vendute agli alberghi dotate di un codice di default (di solito banalmente 000000 o qualcosa di simile) che permette loro di aprirle nel caso l’ospite perdesse o dimenticasse il proprio. Se l'albergtore non cambia - come succede nella maggior parte dei casi - questo codice di default, chiunque (ladro che si infiltra in hotel eludendo la sorveglianza, o personale dipendente disonesto) può ricorrervi per aprire la cassaforte, qualunque sia il codice impostato dal cliente (guarda anche questo video).

Insomma, non esiste una regola univoca, se non quelle di
1) non apparire come obiettivo interessante (business traveller o donna sola, ad esempio: stereotipi? si, ma funzionano)
2) deviare il malintenzionato su un obiettivo più facile.


La possibilità che qualcuno entri in camera non costituisce un grave rischio solamente per quanto riguarda i furti, ma anche per aggressioni o rapimenti (a scopo di riscatto, per terrorismo o express kidnapping).
Un modo per cercare di evitare i furti consiste nel fingere di essere in camera.
Occorre, purtroppo, tenere presente che anche porte apparentemente solide, dotate di chiusura con chiave magnetica possono essere vulnerabili.
Lascia il cartellino "non disturbare" sulla porta e tieni il televisore e la luce accesi anche quando esci. In commercio si trovano dei fermaporta allarmati È una buona idea averne sempre un paio con sé.

Porta con te una piccola ma potente torcia LED e tienila sul comodino e portata di mano per la notte: serve in caso di momentanea mancanza di illuminazione elettrica e, in caso di intrusione, è efficace nell'accecare temporaneamente un potenziale attaccante, consentendoti la fuga.

Procurati una mappa della città e trova l'esatta collocazione dell'hotel. Dovresti renderti conto di dove sei e, specie quando ti trovi in zone a rischio, dove si trovano ambasciata, consolato (se ci sono), ospedale e postazioni di polizia.
Prendi in reception e tieni con te alcuni biglietti da visita dell'hotel: possono essere utili nel caso in cui tu debba rientrare in taxi.

E quando esci dall'hotel cerca di mostrare un comportamento sicuro. Non c'è niente di peggio che avere l'aria smarrita di chi non sa dove si trova e dove deve andare per diventare facile preda di borseggiatori da strada. O peggio.


IN CASO DI ATTACCO TERRORISTICO
Fra tragedie ed eccellenze. Che cosa fa di un hotel un posto sicuro?
Stay safe abroad (UK National Counter Terrorism Security Office)

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Eventi


PERCORSO SITUATIONAL AWARENESS. L'esperienza si svolge in alcune vie del centro storico e ha lo scopo di farci rendere conto di quale sia la nostra percezione dell'ambiente circostante in funzione dello sviluppo della attenzione e della sicurezza personale. L'evento sarà gratuito, previa iscrizione. Informazioni a breve!

Letture consigliate


Kevin Mitnick, L'arte dell'inganno. I consigli dell'hacker più famoso del mondo, Feltrinelli. (Il celebre pirata informatico spiega tutte le tecniche di "social engineering" che gli hanno permesso di violare sistemi di sicurezza ritenuti invulnerabili) Introduzione di Steve Wozniak. Consulenza scientifica di Raoul Chiesa


Antonio Zoppetti, Primo soccorso. Cosa fare (e non fare) nei casi di emergenza, Hoepli (Sapere che cosa fare, e soprattutto che cosa non fare, per soccorrere vittime di incidenti o di un improvviso malore dovrebbe far parte del bagaglio culturale di ognuno di noi. Invece pochi sanno come affrontare situazioni in cui un'azione rapida e corretta può essere determinante per salvare delle vite o ridurre i danni alla salute delle persone coinvolte)

Fabrizio Nannini, Mental survival Psicologia e tecniche di sopravvivenza mentali per affrontare ogni situazione, Hoepli (Manuale pratico di preparazione alle emergenze individuali e di gruppo Vi è mai capitato di percepire un grande rischio o di sentirvi in pericolo? Siete mai stati bloccati dal panico per qualcosa che vi è successo? Vi siete mai trovati in situazioni di grande confusione e avete rischiato di perdere il controllo? Il “mental survival” serve a capire quali sono i meccanismi dietro a questi fenomeni e come imparare a fronteggiarli.)

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